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Santuario
San Benedetto il Moro

Il suggestivo complesso conventuale S. Maria di Gesù di San Fratello è il memoriale francescano più incantevole e caratteristico della Cittadina. Dopo l’immane frana del 1922 la Chiesa e i locali annessi hanno sostituito la sede della irrimediabilmente distrutta Parrocchia di S. Maria. A partire dal 2007 la medesima sede è stata proclamata Santuario di San Benedetto il moro (1524-1589). 

In realtà, tutto l’edificio vide la luce nel 1617 per onorare, con la presenza della comunità dei Frati Minori Riformati Osservanti, la memoria del Santo Concittadino di San Fratello, che verrà canonizzato soltanto nel 1807. La presenza dei Frati Francescani perdurò ininterrottamente fino al 1866.

All'interno della Chiesa è possibile ammirare una serie di opere d'arte di provenienza dell’antica sede distrutta e quelle già di pertinenza dei Francescani. 

Fra le varie opere spiccano la statua di scuola gaginesca della Madonna del latte e quella di S. Maria di Gesù di B. Varelli (inizi Seicento). Enorme impatto creano i due imponenti Crocifissi lignei, uno attribuito a fra Umile da Petralia, l’altro, verso cui è orientata la grande devozione dei sanfratellani, di autore ignoto, risalente al tardo Cinquecento o agli inizi del successivo.

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Prima di giungere all’altare centrale, si trova la statua lignea, di pregevole fattura, di San Benedetto da San Fratello, compatrono della Città e particolarmente venerato. Mentre sul fondo dell’area celebrativa si erge il bellissimo Ciborio ligneo, tempestato di frammenti di madreperla, degli inizi del Settecento. Riccamente intarsiato, si suppone sia attribuibile alla fine maestria scultoria degli stessi Frati.

In una cappella adiacente la Chiesa sono custodite l’effigie lignea seicentesca e il coevo scrigno argenteo ove riposano le sacre Reliquie dei Santi Patroni Alfio, Filadelfio e Cirino. Da questo luogo sono prelevate per la ricorrenza annuale del Dieci maggio, giorno liturgico della loro memoria e sorgivo di tutta la storia di San Fratello, almeno dai tempi della rifondazione normanna della Città. 

Chiostro Convento 1 .HEIC

Di particolare bellezza è il chiostro, rivolto verso ponente, sul quale insiste l’intero edificio del Convento, e nelle cui volte inferiori sono ricavate circa trenta lunette, affrescate nella prima metà del Seicento da fra Emanuele da Como. L’artista ha realizzato un programma di presentazione della santità francescana, distinta per categorie sociali e canoniche, per imprimere nei Frati che avrebbero pregato e vissuto quei luoghi e per ogni cristiano che li avrebbe frequentati, il modello alto e liberante della imitazione di Cristo.

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